mercoledì 30 settembre 2009

cristallo


oggi ho dato la disdetta alla proprietaria della casa in cui vivo.
Lascerò la casetta di San Frediano il 31 dicembre.

Come se tutto non fosse già abbastanza simbolico.

martedì 22 settembre 2009

September's here again

Durante il mese di Settembre di solito ascolto David Sylvian. Questo mese invece ho fatto lo sciopero dell'I-pod, anche durante l'ennesimo viaggio in treno, anche quando mi sono resa conto che le mie compagne di stanza spegnevano la luce troppo presto e leggere fino a tardi non era possibile. 
La Svizzera è fredda e troppo ordinata.
Non ci ero mai stata, per me la Svizzera era un'immagine in un romanzo di Fitzgerald.
Sotto l'ostello ci passava un treno, e per strada si incontravano solo scrittori e partecipanti agli incontri con gli scrittori. E poi c'eravamo noi con tutti i nostri fogli e le borse e il bisogno di tè caldo alle quattro. E ogni tanto ridevamo come bambine in gita.
E una sera ho ordinato l'insalata caprese e mi hanno portato un piatto di pomodori e fontina.
(Invece adesso la radio sta passando The Sound of Silence, e anche questo mi sembra significativo.)
Sono sotto la coperta e dovrei già dormire, ma stasera c'è qualcosa che non me lo permette. 
Mi è stato molto delicatamente detto che finché non mi decido a vomitare lo stomaco non tornerà a posto. 

(-Ma dai, forza biondina, mica mi vorrai dire che sei triste adesso...
-no... non sono triste...
"No... the blues are because you're getting fat or because it's been raining too long. You're just sad, that's all. The mean reds are horrible. Suddenly you're afraid and you don't know what you're afraid of. Do you ever get that feeling?")

mercoledì 9 settembre 2009

corsa a ostacoli

Mi va bene tutto: il doppio lavoro è benvenuto, il non avere internet a casa per scempiaggine della coinquilina pazienza; dover andare in biblioteca dopo cena perché il malloppo di traduzioni cresce come una bella piantina fertilizzata; il negozio che esplode di merce che arriva e di ordini, (certo, che mi aspettavo, è settembre) e persino il mio essere impacciata e lenta nel lavoro nuovo mi va bene, lo considero parte del gioco.

Ma la tristezza che mi cammina sul collo con le zampine di un gatto non l'aspettavo.
Credevo che sarei stata troppo stanca anche per quella.
Invece il mio cervello in vacanza non ci va mai, e quello è un po' il problema.
Sono euforica dalle otto del mattino alle dieci di sera.
Poi... puf!
Il corpo crolla di stanchezza e la mente se ne va a spasso nei territori della malinconia.

venerdì 4 settembre 2009

pensieri freschi

Ho di nuovo i capelli corti, un taglio che mi piace un sacco, e ho di nuovo milioni di compiti da fare in attesa del prossimo viaggetto studio che non è poi così lontano.

Oggi mi sono divertita a vedere le ciocche che cadevano alle mie spalle e il parrucchiere bravissimo che impugna le forbici con indice e medio (cosa che non smette mai di meravigliarmi) mentre pensavo alle prossime traduzioni da fare. E' un periodo che la testa mi frulla di continuo e le soluzioni migliori mi vengono nei momenti più buffi.
No, tradurre non è un lavoro che si fa solo sedute davanti al computer.
Solo per la cronaca, ogni tanto le cose si muovono, anche non solo nella mia testa. Fanno una bella giravolta e poi tendono a tornare ferme, ma almeno un po' di polvere si scuote via.

Ieri sera ero brilla e un po' timida e sono andata a dormire sorridendo fra me e me.